Sappiamo tutti che non dobbiamo urlare ai nostri figli.
L’ideale è fornire loro una buona educazione senza perdere il controllo o disorientarli.
Nessuno può farlo in modo ideale, ma possiamo modificare il nostro comportamento per ottenere un risultato educativo migliore.
Ci sono alcune regole da seguire per educare i nostri figli senza sgridarli.
In questo articolo esamineremo queste regole comportamentali in modo un po’ più dettagliato, affinché possiate sfruttarle al meglio.
I- Comunicare bene con i vostri figli:
Se volete che i vostri figli vi obbediscano, la prima cosa da pensare è cambiare il vostro modo di comunicare.
L’autorità genitoriale non equivale a urlare o a usare la forza per costringere i figli a farsi venire in mente le proprie idee.
Questo è un comportamento inappropriato.
I vostri figli vi imiteranno e senza dubbio interpreteranno male le vostre azioni.
Dovete quindi sviluppare un linguaggio più educativo.
Una comunicazione corretta vi aiuta a educare i vostri figli.
Date una giustificazione comprensibile e logica a ogni divieto.
Non dimenticate mai che un bambino si affeziona sempre a ciò che gli viene proibito.
II- Comunicazione non verbale:
I bambini hanno una loro logica di interpretazione.
Non imparano solo da ciò che dite, ma interpretano anche la vostra comunicazione non verbale.
Invece di gridare a vostro figlio, potete imporre il rispetto con uno sguardo diretto e un discorso calmo.
In questo modo capiranno che il dialogo e un tono di voce calmo sono sufficienti per ottenere ciò che vogliono.
Non c’è bisogno di alzare la voce o di gridare all’interlocutore per farsi ascoltare.
III- Scegliete con cura le parole:
Nell’esporre le regole da seguire, non usate un linguaggio personalizzato e soggettivo.
Evitate di usare la forma imperativa, che può provocare reazioni inaspettate e opposte.
Spiegate sempre perché ritenete un certo comportamento inappropriato.
In questo modo, il bambino accetterà volontariamente ciò che volete insegnargli senza considerarlo un’istruzione superiore.
Scegliete con cura le parole da usare.
Per esempio, dite “cosa è successo” invece di “chi ha sbagliato”.
Queste parole incoraggiano i bambini ad assumersi le proprie responsabilità , anziché spaventarli con le conseguenze.
IV- Insegnare ai bambini l’autocontrollo:
L’autocontrollo è un esercizio che si può imparare.
L’accumulo di stress che si prova durante la giornata può intensificare le reazioni negative e violente nei confronti dei figli.
Imparate quindi a controllare le vostre reazioni per annullare l’influenza del vostro stato emotivo e psicologico sul vostro comportamento nei confronti dell’altra persona.
V- Benefici dell’autonomia :
Per avere adulti autonomi, è necessario insegnare loro l’autonomia fin dall’infanzia.
Un individuo autonomo è quello che rispetta le regole della società civile.
Non insistete per aiutare i vostri figli in tutte le loro attività .
Lasciate che imparino a svolgere da soli le attività semplici e banali.
In questo modo li aiuterete a scoprire il loro vero potenziale e a svilupparlo gradualmente.
Inoltre, grazie alla loro autonomia, acquisiranno maggiore fiducia in se stessi.
VI- Stabilite i vostri rituali:
Per essere accettate, le buone abitudini devono essere insegnate il prima possibile.
Se si stabiliscono dei rituali di vita, le regole che riguardano la vita quotidiana del bambino saranno facilmente accettate.
Rituali come riordinare il letto prima di lavarsi e fare colazione, o lavarsi i denti prima di andare a letto.
All’inizio siate severi, ma alla fine vostro figlio li accetterà .
VII- Non superare i propri limiti:
Non bisogna mai superare i propri limiti quando si ha a che fare con il bambino.
In questo modo si stabilizza il rapporto con il bambino.
Il bambino potrebbe eccitarsi e spingervi al limite. Calma i nervi e controlla le tue reazioni
Sta a voi controllare la situazione.
VIII- Perché dire sempre “no”?
Dovete sapere che se dite sempre “no” a vostro figlio, finirete per vederlo arrabbiato.
Penserà di non poter fare nulla.
La parola “no” ha un impatto negativo.
Potete vietargli di fare qualcosa in altri modi.