Le carote sono, nonostante le apparenze, un ortaggio piuttosto esigente e capriccioso.
Non dappertutto crescono dritte, succose e dolci, e le carote secche e amare non sono il sogno del giardiniere.
Fortunatamente, le carote rispondono abbastanza bene alla concimazione, non solo aumentando significativamente la resa, ma anche restituendo il favore con tenerezza, forma e sapore perfetti.
Le carote vanno concimate per la prima volta 2-3 giorni dopo il diradamento.
Una misura eccellente è il letame di mucca in rapporto 1:10 o il letame di pollo (1:20). 10 litri di ammendante sono sufficienti per circa 2 m2. È possibile utilizzare anche letame ricavato da piante verdi di ortica o di resina.
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Versare 10 litri di acqua su un chilogrammo di piante fresche e lasciare agire per circa due settimane, durante le quali avviene il processo di fermentazione.
Un segno della fine del processo di fermentazione è il colore scuro del concime, che smette di agitarsi. Diluire con acqua in ragione di mezzo litro per 10 litri d’acqua.
Con lo sterco di vacca si prepara il cosiddetto sterco di vacca. Mettete 1-3 kg di sterco di mucca in un secchio e versateci sopra dell’acqua. Dopo la digestione, diluirlo con acqua (rapporto 1:10) e innaffiare le piante.
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Allo stesso modo, il letame di pollo deve essere prima fatto fermentare e poi diluito con acqua per le carote in un rapporto di 1:20.
Il giorno successivo alla concimazione, è importante allentare le file rompendo la crosta di terra secca in superficie e togliendo le piccole erbacce.
La seconda volta, le carote dovrebbero essere concimate dopo 20 giorni, quando le parti superficiali della pianta iniziano a svilupparsi intensamente.
L’accento va posto sull’apporto di potassio e fosforo.
Ricetta: 15 g di perfosfato doppio + 20 g di solfato di potassio + 10 litri d’acqua. Entrambi contribuiscono ad aumentare il contenuto di zuccheri delle radici e a prolungarne la durata di conservazione.
Barbabietola
5 giorni dopo il diradamento, somministrare letame di mucca (1:9) o di pollo (1:18), oppure concime di piante verdi (ortica, resinosa). 2 giorni dopo l’irrigazione, è opportuno cospargere le piante con cenere (50 g per 1 m2) per prevenire la comparsa di pulci della barbabietola.
Una grande influenza sulla barbabietola (più che su altre colture) è l’apporto di boro. Il contenuto di zucchero delle future radici dipende direttamente da questo elemento. Se il boro è carente, spesso si sviluppa il marciume.
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L’aspersione di cenere risolve parzialmente il problema (la cenere contiene una quantità sufficiente di boro), ma per precauzione allo stadio di 4-5 foglie è opportuno somministrare per via fogliare una soluzione di acido borico 4 g 10 litri d’acqua).
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Somministrare nuovamente dopo 2 settimane. Come nel primo caso, si utilizzano escrementi di mucca o di uccelli nelle stesse concentrazioni, solo che questa volta si aggiungono alla composizione 5 g di superfosfato e 10 g di solfato di potassio per ogni 10 litri di miscela.